Custodire il fuoco è un’arte sacra e antica e ci ricorda di come il mondo vibri di un’intrisa bellezza che solitamente con gli occhi ordinari non siamo in grado di vedere. La luce che emana il fuoco al calare del sole è una luce terrena e celeste allo stesso tempo, che guida il cuore. Fa entrare in uno spazio di introspezione tale da permettere a ricordi di affiorare, memorie di un passato che non può tornare -poiché sappiamo bene che il passato è passato – la cui forza tuttavia ci può abbracciare nuovamente e condurre al risveglio di un calore profondo, che richiama senso di appartenenza alla Terra.

Il calore del fuoco in un cerchio sacro, il silenzio che veglia intorno, e lo scoppiettare delle braci, richiamano un aroma mitico, il risveglio di antichi dei, il respiro e il soffio di spiriti ancestrali.

Custodire il fuoco è un’arte e un impegno quotidiano, poiché il fuoco rimane sempre acceso al centro del nostro cuore e ci ricorda che il nostro calore e la nostra gentilezza può essere una fonte di ispirazione; ma soprattutto un’energia che agisce e riverbera in tutta la nostra rete di relazioni. Il fuoco è una forma d’anima di equilibrio che ci riporta al centro della nostra consapevolezza profonda, invitandoci a immettere nuovo amore nelle nostre relazioni, partendo da quelle con la natura e con il cosmo.

Pochi giorni fa ho tenuto una piccola cerimonia in un luogo incantato sulle rive del fiume e appena prima dell’accensione, sulla nostra testa è volato un meraviglioso airone bianco, come segno di buon auspicio all’incontro con gli elementi e con il luogo.

Il giorno successivo alla cerimonia, ho deciso di ritornare per vedere se il fuoco aveva lasciato dei messaggi; e così è stato. Insieme alla legna da ardere per alimentare le fiamme, avevo messo anche della carta scritta da riciclare e in modo inaspettato tra i resti della celebrazione ho trovato un frammento di foglio con un dono.

L’aggettivo sano (deriva dal latino sanus) con il significato di persona, o animale, che è in buone condizioni di salute, che non ha malattie organiche, lesioni, alterazioni o disturbi funzionali (contrapp. in genere a malato). Fonte: Treccani

Il fuoco dell’amore sana, ricuce, riconnette; ma ci ricorda anche che siamo esseri sani se siamo un tutt’uno con la natura e il cosmo. La vita è una meravigliosa cerimonia e questo non dobbiamo dimenticarcelo.

E così ci rimettiamo in cammino…
Al prossimo viaggio…

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Alberto Fragasso