Cookie Consent by Free Privacy Policy website

Gli Antenati: forza, amore e vita dal passato per rinnovare il presente

Fin dall’antichità il culto degli antenati si è diffuso in innumerevoli forme in tutto il mondo e attraverso lo sciamanismo, insieme a quello degli animali tra le popolazioni dedite alla caccia, ha preso piede e si è fatto strada godendo di grande importanza.

Nella Grecia classica non vi era una vera e propria venerazione per gli Antenati, ma una celebrazione di essi attraverso la commemorazione degli eroi, ovvero spiriti di persone che avevano compiuto grandi gesta nella loro vita, che avevano coperto cariche politiche importanti o che avevano guidato famiglie illustri.

Anche in Egitto si può trovare una forma simile, essi infatti ponevano molta attenzione al culto dei morti, ma quello per gli Antenati era rivolto principalmente ai discendenti delle dinastie reali che attraverso rituali celebravano la loro stirpe e la commemoravano.

Romani possedevano un culto dei Lari, o antenati appunto, che veniva trasmesso in eredità insieme ai beni di famiglia. Essi erano i protettori e gli spiriti tutelari del focolare domestico, vegliavano sulla famiglia e sulla discendenza e a loro venivano offerti piccoli e semplici rituali devozionali.

Come tutte le popolazioni di origine indoeuropea anche i Celti, originari dell’area alpina del centro Europa, tramandavano l’importanza degli antenati, ricordati e celebrati attraverso miti e leggende che i bardi, druidi cantori, solevano raccontare, ricamando strofe in loro onore.

Le popolazioni celtiche erano divise in clan e ogni famiglia possedeva uno spirito tutelare, a volte in forma animale, a volte umana e divina, che proteggeva e guidava il clan, suo discendente. Le fiabe e le leggende celtiche sono inoltre il patrimonio di un inconscio europeo che ancora oggi riecheggia e ci ricorda chi prima di noi ha camminato su questa Terra in passato.

Giungendo in India, terra del grande Dharma, è possibile trovare nella grande complessità di culti forme minori di celebrazione degli Antenati, spesso intimamente intrecciate con i concetti dire incarnazione e vite precedenti.

Altre forme possono essere rintracciate nel resto del mondo, in OceaniaAmerica e soprattutto in Africa dove il culto degli Antenati, molto simile a quello del paleolitico e neolitico europeo, è connesso con la forza vitale del Creatore e gli spiriti della terra e della natura, celebrati attraverso canti, danze e rituali in cui si indossano maschere rappresentative, dove il corpo è veicolo del potere e della forza vitale degli Antenati stessi.

Essi danno ancora grande importanza a queste forme di celebrazione, poichè gli Antenati sono le loro radici ed è attraverso di loro e grazie a loro che essi possono ancora manifestare la forza e la bellezza del Creatore su questa Terra.

Nell’era moderna lo studio della storia può essere considerato una forma di commerazione degli Antenati, di coloro che sono giunti prima di noi e che con ogni loro passo hanno fatto esperienza della vita e possono insegnarci qualcosa attraverso il loro ricordo, senza tuttavia attaccamento per il passato, aiutandoci nell’essere più presenti e creare un futuro più luminoso per tutti.

Ma chi sono gli Antenati?

Nello sciamanesimo gli Antenati sono degli esseri spirituali, delle guide tutelari che da sempre sostengono il mondo e vegliano sull’umanità per aiutarla a evolvere, invitandola a oltrepassare i propri confini e limiti e a considerare le proprie potenzialità attraverso la loro storia e le loro esperienze passate.

Anche se non ha senso creare delle suddivisioni, a scopo esplicativo possiamo parlare di:

Antenati biologici, ovvero tutti i trapassati di almeno due generazioni precedenti a coloro che sono ancora in vita. Essi hanno il compito di sostenere l’albero genealogico di una famiglia, oltre che proteggerla e guidarla ed essere canale dell’Amore del Creatore dall’alto verso il basso.

I defunti da poco, secondo la tradizione sciamanica, possono compiere un percorso di evoluzione e diventare in seguito antenati. Ecco perchè è importante per coloro che sono in vita, lasciare andare i defunti, poiché la morte è solo un cambiamento, un passaggio dallo stato della materia a uno più sottile, verso un’altra dimensione dello spirito e mantenere un attaccamento nei confronti di un defunto potrebbe essere di ostacolo all’evoluzione di qualcuno che si ama.

Antenati spirituali, sono esseri che hanno già compiuto un’evoluzione spirituale, e sono connessi a noi magari per una vita precedente, o semplicemente perchè reputano che gli insegnamenti della loro tradizione possano essere utili per noi. Possono essere leader spirituali, maestri o addirittura sciamani che hanno vissuto sulla Terra in passato e che vogliono che i loro insegnamenti prosperino ancora sul pianeta a beneficio di tutti. In questo sostengono il Mondo e ispirano continuamente coloro che sono in vita.

Antenati custodi, sono coloro che hanno particolarmente a cuore la Terra e tornano nel luogo in cui hanno vissuto per custodirlo o prendersi cura di un concetto o una verità, dopo aver compiuto il loro percorso evolutivo.

Ma anche le piante e gli animali del passato e i dinosauri possono essere considerati degli Antenati, potremmo dire infatti che tutte le creature che hanno vissuto sulla Terra prima di noi sono Antenati, questo ci allontana da una prospettiva antropocentrica, ovvero che mette l’uomo al centro di tutto e ci avvicina invece a una prospettiva dove tutte le creature sono fratelli e sorelle dell’uomo in quanto abitanti del pianeta.

Benefici dell’incontro con gli Antenati

Dal punto di vista terapeutico riconoscere e accogliere i doni degli Antenati significa lasciarsi attraversare dalla forza dell’eredità del passato e dalla bellezza di ciò che portiamo nei nostri geni. Soltanto accogliendo la forza degli antenati, potremo accettare il presente, e affrontare le difficoltà che spesso la vita pone, o il coraggio di rinnovarsi e trovare nuove prospettive le quali sono già insite in noi e che non siamo in grado di vedere perché annebbiati dalle preoccupazioni, dalla paura che non ci da una visione lucida di ciò che È e dell’Essere.

Gli antenati possono donarci una diversa angolazione di ciò che ci accade, poiché probabilmente è capitato anche a loro e conoscono i limiti e i potenziali dell’esperienza. Essi sono la forza e l’amore che lava via la sofferenza, e attraverso i doni e i talenti che ci hanno tramandato possiamo manifestare la bellezza sulla Terra, la bellezza che in passato era loro, che ora è nostra e che in futuro sarà dei nostri discendenti.

Eredità

Può capitare che un’esperienza passata di un antenato non sia stata riconosciuta. Quando non vi è riconoscimento e gratitudine, il flusso dell’amore viene intralciato e non scorre più con fluidità, proprio come se una diga, dovuta dall’esperienza in sé, a cui non porremo giudizio, impedisse al letto del fiume di scorrere secondo il suo naturale e pieno potenziale. Quando questo accade, si crea un irretimento, un lascito spirituale che giunge in eredità ai discendenti di quell’antenato.

Un esempio di lascito potrebbe essere una prigionia, un divorzio, l’allontanamento di un parente dalla famiglia, una morte violenta, un suicidio, un omicidio; se il bagaglio di queste esperienze non viene riconosciuto, ecco che si genera il lascito.

Il discendente spesso potrebbe inconsapevolmente identificarsi con parte dell’eredità di esperienza del proprio antenato, ecco perché il riconoscimento è importante, poiché porta consapevolezza e disidentificazione da quelle che non sono esperienze proprie, riportando invece ad una propria autenticità.

In questo modo il lascito viene liberato, si disperde la diga e si permette al fiume dell’amore di scorrere nuovamente secondo il suo pieno potenziale e al discendente di ricevere nuovamente tutta la forza attraverso i suoi antenati per manifestarla nel mondo al pieno del suo essere.

Altri esempi potrebbero essere fatti, ma lo sciamanesimo è un cammino esperienziale, inoltre questo è un articolo esplicativo e divulgativo dell’argomento e non vuole né può essere assolutamente esaustivo, anzi ogni esperienza è soggettiva, ed è questo che caratterizza la bellezza con cui si manifesta la vita nelle sue molteplici forme.

Alberto Fragasso

Bibliografia consigliata:

-Tom Cowan, Sciamanismo, Edizioni Crisalide, Spigno Saturnia (LT) 2000. -Pier Giorgio Solinas, La famiglia, un’antropologia delle relazioni primarie, Carocci, Roma 2010. -Bert Hellinger, Gli ordini dell’Amore, Urra, Milano 2004. -Marco Massignan, Costellazioni Rituali, Urra, Milano 2009. -Sandra Ingerman, Welcome Home, Harper Collins Inc. New York 1993.